Il cibo sano può far male? Purtroppo sì, è la realtà dei nostri tempi.
Resta il fatto che spesso un bel piatto a base di verdure crude e ortaggi causa flatulenza, costipazione, rombo, crampi e altre difficoltà. Perché?
Si verifica un’alterazione di ENZIMI E MICROFLORA INTESTINALE.
Gli enzimi hanno la capacità di prodursi per il cibo abituale, ogni giorno, giorno dopo giorno.
Alcuni enzimi cominciano a prevalere, altri a diminuire, e così, si verifica lo squilibrio.
Aumenta la produzione, ad esempio, di amilasi (gli enzimi responsabili per la scissione degli zuccheri), perché i carboidrati sono quelli che assumiamo in quantità maggiore.
Anche quando mangiamo una determinata porzione di alcuni ortaggi per un lungo tempo, l’aumento della quantità può provocare spiacevoli conseguenze.
Invece, quando l’alimentazione è povera di ortaggi, anche la microflora non riceve l’attenzione che merita, rimane affamata e muore.
Così al suo posto, inizia a prevalere la flora patogena e qui iniziano insorgere disbiosi, candidosi, avitaminosi e altri “-osi” strettamente legati all’alimentazione squilibrata.
Come abituare l’organismo agli ortaggi?
Bisogna evitare di consumare grandi porzioni di verdure crude e ortaggi sperando di digerire tutto questo velocemente.
Inizia con piccole porzioni di ortaggi, solo cotti.
Un ottimo inizio saranno ZUPPE DI ORTAGGI al brodo di MIDOLLO, di PESCE o di POLLO, con gli ortaggi cotti, ma non troppo, per preservare le fibre.
Il brodo vegetale invece dovrebbe essere presente almeno una volta al giorno, senza dimenticare la varietà. Gli ingredienti possono essere: carota, cipolla, barbabietola, cavolo bollito, verdure, broccoli e anche sedano.
Tale brodo è utile, nutriente e sicuro anche per l’intestino più esigente, inoltre, il brodo contiene tutti gli aminoacidi necessari per un rapido ripristino delle pareti intestinali e “leggere” fibra per una facile digestione.
Si può variare l’alimentazione con minestre e vellutate (con brodo di pollo, basilico, semi e fettine di zenzero), zuppa di barbabietole, zuppa di pesce e ortaggi bolliti come contorno.
Successivamente sarà facile seguire l’adattamento di enzimi digestivi, introducendo gradualmente nell’alimentazione le VERDURE CRUDE.
All’inizio la percentuale di verdure CRUDE deve essere non più del 10% della quantità giornaliera di tutti gli ortaggi, poi bisogna aumentare gradualmente la quantità.
I più leggeri e nutrienti ortaggi sono:
avocado maturo, olive in olio, asparagi al vapore, zucchine, spinaci, broccoli, barbabietole, rucola, verdure a foglia verde.
Le crocifere (cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, cavoli bianco e rosso) sono abbastanza difficili da digerire, in quanto contengono una grande quantità di fibre e sono indubbiamente utili, ma solo stufate.
Gli ortaggi più difficili da digerire sono:
RAVANELLO, DAIKON, RAPE SVEDESE,
le solanacee (pomodori, patate, melanzane, peperoni e bacche di Goji).
Devono essere inseriti nell’alimentazione per ultimi, e in quantità moderate.
Un ulteriore suggerimento:
bisogna necessariamente mangiare verdure crude o contorni di ortaggi con il condimento (olio d’oliva, di noce, di sesamo o altri oli), poco sale, e anche con un po’ di spezie e pepe nero.
Da escludere i condimenti acetici e la maionese!
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