Il mondo è uno specchio

Ti ricordo il primo principio di Transurfing:

Il mondo, come uno specchio, riflette il tuo atteggiamento nei suoi confronti.

Lo specchio concorda con ognuno.

Cosa può riflettere uno specchio se davanti salta un bambino capriccioso e urla “Lo voglio! Lo voglio! Dammelo!” ??

Il principio è semplice:

Se vuoi che il riflesso nello specchio ti va incontro, fai tu il primo passo avanti.

“Oggi è una bella giornata! Un lavoro entusiasmante mi sta aspettando!” – Spero che proprio con questo stato d’animo inizi ogni giorno della tua vita.

Ora ti chiedo di entrare nello stato d’animo quando percepisci la vita in ogni cellula del tuo corpo, la percepisci come un dono. Un incredibile, unico dono dell’Universo.

E proprio con la scelta del tuo stato e dei tuoi pensieri, come ricordi, inizia la creazione della tua realtà.

Non sgridare te stesso/a perché a volte lo dimentichi e a volte ti catturano dei pendoli.

Il Pendolo è un Sistema o una persona che impone il proprio modello di comportamento alla società, e la società segue ciecamente questo modello di comportamento. Ad esempio, il Pendolo possiamo definire: la moda, la politica, il denaro, la paura dell’altezza, qualsiasi altra cosa a cui si dà importanza.

Non affrettarti a dire che Transurfing non funziona. Ricorda, ci vuole tempo per acquisire una nuova abitudine e risolvere il problema.

Perciò continui a consolidare le abitudini utili.

Compito 1

Ripeti più spesso:

D’ora in poi vivo in armonia con il mondo! Amo me stesso/a e le persone intorno a me!

Compito 2

Ogni sera per almeno 7 giorni, siediti, come fosse davanti alla TV. Prendi in mano il telecomando immaginario e inizia a guardare il giorno passato dall’inizio alla fine, come in un film.

Fermati agli eventi più significativi, specialmente quelli che hanno catturato la tua attenzione.

Chiediti:

  • Cosa mi insegna questa situazione?
  • Cosa significa per me?

Annota sul quaderno, su quali punti hai bisogno di lavorare e cosa sei pronto a fare per questo.

Le tue conclusioni devono essere costruttive. Non “cospargerti la testa di cenere”. E non dimenticare di annotare i cambiamenti positivi in ​​te stesso/a.

Compito 3

Gli atteggiamenti e le carenze che ci irritano negli altri sono spesso quelle che abbiamo noi stessi, ma rinunciamo ammetterlo.

Osserva e rifletti: cosa ti irrita negli altri?

Chiedi a te stesso/a: “È possibile che io ce l’ho?”

Ti auguro il meglio! 😉

Life coach Svetlana Rechkova