TRANSCEND. Nove Passi verso la Vita Eterna
Gli autori del libro TRANSCEND. Nove Passi Verso La Vita Eterna sono convinti della possibilità della vita molto lunga. Basterebbe rimanere vivo e relativamente in salute per i prossimi 20-30 anni, e poi le nuove tecnologie non ti permetteranno più di invecchiare e morire.
Gli autori del libro sonolo scienziato futurista Ray Kurzweil e Terry Grossman, fondatore della clinica della longevità americana. Loro dimostrano che semplici cambiamenti nello stile di vita ci aiuteranno a vivere più a lungo per diversi decenni, fino al momento in cui la scienza potrà renderci immortali.
Ecco alcuni punti essenziali del libro “TRANSCEND. Nove Passi verso la Vita Eterna”
Avanzare negli anni e invecchiare sono due cose diverse
Se bevi un paio di tazze di tè verde al giorno, mangi molta frutta e verdura, fai mezz'ora di esercizio fisico giornalmente, trascorri piacevolmente il tempo con gli amici o la persona amata, fai sesso, dormi otto ore di fila, allora, anche se stai invecchiando lo stai facendo in modo giusto.
L'invecchiamento è dovuto a molteplici processi. Alcuni di questi sono abbastanza semplici, ad esempio, l'esaurimento delle riserve di fosfatidilcolina – una sostanza vitale nelle membrane cellulari – può essere facilmente reintegrata assumendo integratori specifici. Mentre altri sono molto più complessi, ad esempio, il mantenimento della salute del cervello e del cuore.
Effetti dell'invecchiamento sul funzionamento del cervello
Il peso del cervello costituisce soltanto il 2% del peso corporeo totale, tuttavia riceve il 20% di tutto il sangue pompato dal cuore e consuma il 20% del glucosio e dell'ossigeno che entra nell'organismo. Inoltre, il 50% delle informazioni genetiche proviene dal cervello.
Con l'età il cervello appassisce, iniziamo a soffrire di depressione e problemi di memoria.
In effetti, il cervello non è diverso dai muscoli: deve lavorare per vivere.
Molti studi dimostrano che le persone che lavorano mentalmente per tutta la vita mantengono una mente attiva nella vecchiaia.
L'idea che l'emisfero destro sia responsabile della creatività e delle emozioni, mentre quello sinistro – della logica NON CORRISPONDE alla realtà.
Ci sono stati casi quando, a seguito di un trauma, la persona rimaneva con un solo emisfero, e ciò non le impediva a risolvere problemi logici e fare compiti creativi.
Tuttavia, è indispensabile allenare il cervello in diverse direzioni: creare piani, analizzare il budget familiare, giocare a scacchi e risolvere i cruciverba, leggere libri, scrivere lettere e poesie, imparare a suonare strumenti musicali, viaggiare, relazionarsi con persone interessanti e riflettere su come preservare la salute del cervello e del corpo.
Il cervello è composto per il 60% da grassi, quindi, per mantenerlo sano bisogna consumare grassi sani. I componenti importanti del tessuto cerebrale sono l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA), che si trovano nel pesce.
Per un buon funzionamento del cervello, si consiglia inoltre di escludere dall'alimentazione cibi ad alto indice glicemico (che contengono molto zucchero e amido).
Per la salute del cervello sono utili i seguenti nutrienti:
vimpocetina (un integratore alimentare che si ottiene dalla pianta pervinca) – aumenta l'afflusso di sangue al cervello e migliora la memoria;
fosfatidilserina (un componente naturale delle membrane cellulari) – aiuta a contrastare la perdita di memoria legata all'età;
l'acetil-L-carnitina è una sostanza naturalmente prodotta dall'organismo che rallenta i processi infiammatori nel tessuto cerebrale e protegge il cervello dall'invecchiamento;
ginkgo biloba – l'estratto di questa pianta migliora il flusso di sangue nel cervello e aiuta a prevenire la perdita di memoria a breve termine negli anziani.
Disturbi del sonno
Tutti sappiamo della necessità di dormire circa otto ore a notte, eppure, un adulto su tre soffre di disturbi del sonno che compromettono significativamente la salute e la qualità della vita.
Il sonno non solo migliora la memoria e la capacità di assorbire nuove informazioni, ma contribuisce anche a mantenere un peso normale (durante il sonno aumenta il livello di leptina: l'ormone responsabile della diminuzione dell'appetito e della capacità di smaltire efficacemente carboidrati).
La mancanza di sonno è una delle cause dell'ipertensione e dell'aumento dei livelli di ormoni dello stress che porta allo sviluppo di malattie cardiache.
Programma di 7 passi per favorire il sonno notturno ottimale:
• Segui un'alimentazione corretta ed equilibrata.
• Ricorda che l'esercizio fisico ha un effetto benefico sul ciclo naturale del sonno. L'esercizio aerobico rilascia endorfine, composti chimici naturali che riducono i livelli di stress. Tuttavia, evita di fare esercizio prima di andare a letto.
• Segui le raccomandazioni per ridurre lo stress.
• Crea una buona routine del sonno: riduci l'attività, fai qualcosa di rilassante (va bene qualsiasi attività non stressante).
• Riduci l'assunzione di caffeina, elimina caffè durante il giorno o la sera.
• Scopri se soffri di apnea (arresto temporaneo della respirazione durante il sonno). Se sì, dovresti ridurre il peso corporeo e provare tecniche moderne: terapia CPAP e uso di un dispositivo intraorale.
• Prendi in considerazione l'assunzione di integratori alimentari naturali che favoriscono un sonno sano (l-tianina, acido gamma-aminobutirrico, melatonina).
Malattie cardiache
Le malattie cardiache sono la prima causa di morte sia per gli uomini che per le donne. Nonostante ciò, i ricercatori sono convinti che nessuno deve morire per un attacco di cuore. Hanno sviluppato una strategia in base alla quale è possibile ridurre le possibilità di infarto di oltre il 90%.
Prima di tutto, fai una serie di esami generici per avere un'idea dello stato cardiovascolare attuale (stato lipidico-colesterolo – colesterolo totale, LDL, HDL e trigliceridi; test per la proteina C-reattiva ad alta sensibilità (CRP); omocisteina).
Le lipoproteine a bassa densità (LDL) sono il cosiddetto "colesterolo cattivo", che non si elimina dall'organismo.
Le lipoproteine ad alta densità (HDL) o il cosiddetto "colesterolo buono" sono quelle che trasportano il colesterolo al fegato sintetizzando acidi benefici per l'organismo.
I trigliceridi sono sostanze che si accumulano nelle cellule del tessuto adiposo. In quantità normali, i trigliceridi fanno bene alla salute.
Le statine sono farmaci per abbassare il colesterolo nel sangue.
Valuta a quanti fattori di rischio sei esposto:
• Eredità genetica (tuo padre ha avuto attacchi di cuore prima dei 55 anni o tua madre ha avuto attacchi di cuore prima dei 65 anni?).
• Età (maschio sopra i 45 anni, femmina sopra i 55 anni).
• Fumo.
• Peso (il tuo peso è superiore al 20% o più, secondo le tabelle 13.2 e 13.3 nel libro).
• Colesterolo e trigliceridi: colesterolo totale >11 mmol/l, LDL >7 mmol/l, HDL >2,2 mmol/L negli uomini e >2,8 mmol/L nelle donne, rapporto tra colesterolo totale e HDL >4.
• Omocisteina >10.
• CRP altamente sensibile >5.
• Glicemia a digiuno >6 mmol/L.
• Pressione sanguigna >140/90 mmHg.
• Stress (tendi a manifestare rabbia o hai mancanza di contatti sociali?).
• Attività fisica (conduci uno stile di vita sedentario?). Se hai contato 3 o più fattori, fai un ECG da sforzo e una TAC cardiaca ad alta velocità.
Segui le raccomandazioni per una sana alimentazione, una regolare attività fisica e la riduzione dello stress.
Se il livello di colesterolo e altri lipidi superano i valori ottimali, si può assumere integratori alimentari naturali.
In caso di presenza di 3 o più fattori di rischio, bisogna valutare con il medico la possibilità di assunzione di statine.
Ipertensione
Una pressione arteriosa alta (ipertensione) accelera la formazione di placche di colesterolo nelle arterie ed è anche un sintomo della sindrome metabolica.
La pressione arteriosa ottimale dovrebbe essere inferiore a 120/80 mmHg, se oscilla tra 120/80 e 140/85 mmHg il rischio di infarto aumenta del 34 %.
Quando la pressione arteriosa è al di sopra della norma bisogna cercare di normalizzare il peso, capire se si ha la sindrome metabolica o il diabete di tipo 2 e iniziare a seguire un'alimentazione povera di carboidrati. Se la pressione non scende vale la pena di iniziare ad assumere preparati naturali che contengono magnesio, aglio e arginina e altri integratori naturali (tabella 2.2 nel libro).
Se le misure di cui sopra non portano risultati, bisogna procedere alla scelta del trattamento farmacologico sotto la supervisione di un medico competente.
Problemi digestivi
La scelta di alimenti giusti ha senza dubbio un impatto positivo sulla salute e sulla durata della vita, ma anche il cibo più salutare non porterà grande beneficio se mal digerito. Al giorno d'oggi, la buona digestione è una rarità.
Alcuni problemi, come, ad esempio, l'intolleranza al lattosio sono dovuti a difetti genetici. Tuttavia, spesso il malessere è causato dallo stress che il sistema digestivo subisce da una cattiva alimentazione.
A volte integratori alimentari o farmaci aiutano a far fronte al problema, ma in ogni caso, è necessaria una corretta alimentazione per ripristinare e mantenere una digestione sana.
Il ritmo quotidiano frenetico costringe le persone a mangiare in fretta, il che può causare malassorbimento e privarle di nutrienti vitali. Inoltre, il cibo non masticato bene fa una pressione aggiuntiva sul tratto gastrointestinale, costringendolo a secernere una maggiore quantità di succhi gastrici, che comporta una maggiore produzione di gas, gonfiore e problemi più seri.
Se la secrezione nello stomaco (del fattore interno che contribuisce all'assorbimento della vitamina B12) è insufficiente, si verifica una carenza di questa vitamina, che potrebbe portare ad anemia, esaurimento, intorpidimento delle dita delle mani e dei piedi, depressione e demenza.
L'infezione causata da una mancanza di batteri Helicobacter pylori porta alla formazione di ulcera peptica.
La formazione insufficiente di acido cloridrico nello stomaco spesso viene confusa con l'aumento del rilascio di acido cloridrico e, di conseguenza, si prescrivono farmaci che peggiorano la situazione.
L'intestino tenue può diventare un luogo di sviluppo di sindrome di aumentata permeabilità, derivante dalla somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei e dalla cattiva alimentazione. Il 10-20% della popolazione soffre di sindrome dell'intestino irritabile, che appare a causa di intossicazione alimentare e infezioni batteriche.
La diagnosi precoce, la riduzione dello stress e una corretta alimentazione nella maggior parte dei casi permettono di ottimizzare le condizioni del sistema digestivo.
Cambiamenti ormonali
Lo squilibrio ormonale è una delle cause dell'invecchiamento.
Tuttavia, per quanto vogliamo dare colpa agli ormoni per gli sbalzi d'umore in gioventù, il sovraccarico di testosterone negli uomini e il ciclo mestruale nelle donne, non c'è vita senza ormoni.
Essi attivano e regolano una serie di processi chiave nell'organismo, tra cui la crescita cellulare, la digestione, la funzione riproduttiva, il desiderio sessuale e i cicli del sonno.
Mantenere ottimali i livelli ormonali potrebbe essere fondamentale per rimanere sani e giovani per tutta la vita.
Bisogna controllare regolarmente la funzione tiroidea, facendo esami per gli ormoni che controllano una serie di processi vitali: il livello di ormone della crescita, il cortisolo (ormone dello stress), l'insulina, gli ormoni sessuali (estrogeni, testosterone, progesterone) e l'ormone DHEA, che aiuta a rallentare l'invecchiamento.
Disturbi metabolici
Glicazione, infiammazione e metilazione sono tre processi metabolici necessari per realizzare determinate funzioni e sono molto più adatte all'età della pietra che ai tempi moderni.
La glicazione e la glicosilazione sono processi di aggiunta di una molecola di glucosio a una molecola di proteine o grassi.
Più zucchero nel sangue, più molecole di glucosio si attaccano alle molecole di proteine e grassi.
Molte complicanze croniche del diabete come cecità, neuropatia e insufficienza renale sono una conseguenza della glicazione di proteine e grassi.
Nel corpo umano sono possibili due tipi di infiammazione: acuta e cronica.
L'infiammazione acuta insorge quando, ad esempio, ti graffi il ginocchio. Nonostante le sensazioni sgradevoli, l'infiammazione acuta è uno dei principali meccanismi per combattere lesioni e infezioni.
Questo meccanismo ha aiutato la razza umana a sopravvivere nei tempi in cui non esistevano antisettici e antibiotici.
L'infiammazione cronica, a differenza dell'infiammazione acuta, è pericolosa. Spesso è poco evidente e asintomatica per molti anni.
La diagnosi precoce dell'infiammazione cronica dà la possibilità di rilevare precocemente malattie cardiache, cancro, Alzheimer e diabete.
La metilazione è un meccanismo utilizzato per avviare e arrestare vari processi.
La metilazione anomala aumenta il rischio di malattia coronarica, ictus, morbo di Alzheimer e alcuni tipi di cancro.
Ci sono tre semplici analisi da laboratorio che consentono di determinare quanto bene funziona il metabolismo:
1. l'analisi per l'emoglobina glicata mostra come si trasforma zucchero nel sangue;
2. attraverso l'analisi di proteina c-reattiva si misura l'infiammazione;
3. mentre il livello di omocisteina mostra come avviene il processo di metilazione.
Malattie oncologiche
Il rischio di contrarre il cancro, ad esempio, al seno, dipende in una certa misura dai geni. Tuttavia, la causa principale delle mutazioni del DNA che innescano la crescita incontrollata delle cellule tumorali è la presenza dei radicali liberi.
È possibile ridurre il rischio di tumori maligni riducendo l'interazione con i radicali liberi.
Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, il consumo di carne rossa e lavorata (salsicce, salumi), cibi dolci e amidacei, aumenta il rischio di cancro.
E al contrario, un'alimentazione ricca di frutta, verdura, noci, olio d'oliva e tè verde riduce le possibilità di cancro del 24%.
Ecco cosa bisogna fare per ridurre il rischio di cancro:
– liberarsi del peso in eccesso;
– fare attività fisica regolare;
– tenere sotto controllo lo stress;
– esporsi meno al sole;
– smettere di fumare;
– evitare il contatto con prodotti chimici agricoli;
– evitare il contatto con le tossine;
– assumere integratori con proprietà antitumorali (vitamina C, selenio, coenzima Q10, curcuma, melatonina, vitamina D, acido folico, beta-carotene).
Oltre alle strategie sopra descritte, c'è un altro componente importante: una diagnosi precoce. Rilevare il tumore in uno stadio precoce aumenta molte volte le probabilità di una completa guarigione.
Informare il medico curante se un neo prude, sanguina, secerne liquidi o è diventato duro e irregolare.
Il modo migliore per iniziare la diagnosi del tumore della pelle è esaminarne le macchie ogni mese:
● i bordi sono sfocati, ruvidi o irregolari
● aumenta la dimensione (più grande della gomma su una matita)
● asimmetria
● multicolore
Iniziare a esaminare regolarmente la superficie della pelle bisognerebbe a partire dai 35 anni.
Ciao!
Mi chiamo Svetlana Rechkova.
Sono life coach, personal trainer e, soprattutto, donna felice.
Aiuto le donne a bilanciare tutte le aree della loro vita e renderla più armoniosa.
Le mie clienti cambiano il loro modo di pensare, diventano più sicure di sé, più ricche, e più felici.
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